La nascita delle Università e la scolastica

Nell’alto medioevo, la cultura era tenuta viva dalle scuole, che si erano date una precisa organizzazione, separando la classe insegnante da quella studentesca. A loro volta, si erano distinte le scuole dei giuristi e delle Arti Liberali, dove venivano insegnate le Humanae litterae e la medicina.
Gli studi, in gran parte delle associazioni spontanee di allievi e maestri, sono il prodotto della rinascita dei nuclei urbani e del miglioramento delle condizioni sociali.

Furono, infatti, gli studenti riuniti in corporazioni che diedero origine alle Università: «Universitas studiorum» che acquistarono uno straordinario potere, sebbene fu un periodo alquanto breve.

La maggior parte delle università ebbe origine dalle scuole, specie da quelle laiche, attraverso un graduale processo di trasformazione.
Nella seconda metà del XII secolo vengono fondate Montpellier in Linguadoca, nel sud della Francia, a Parigi, mentre a Salerno perde di importanza Salerno a favore di Pavia, Parma e Bologna, centri che si affermano come scuole mediche particolarmente forti nel settore della chirurgia. Padova, il principale centro di insegnamento medico in Europa nei secoli successivi, nasce poco dopo.

La nascita delle Università fu assai ben vista dai governanti, che scorgevano in esse un largo incremento della fama delle loro terre. Ecco perché furono molto munifici nell’elargire favori e privilegi verso gli studenti e i docenti, affinché le frequentassero con assiduità.

La nascita delle Università fu assai ben vista dai governanti, che scorgevano in esse un largo incremento della fama delle loro terre. Ecco perché furono molto munifici nell’elargire favori e privilegi verso gli studenti e i docenti, affinché le frequentassero con assiduità. La chiusura, infatti, di università per mancanza di professori o per disserzione degli studenti era motivo di avvilimento per tutto lo stato.

Le Università hanno permesso la creazione di una cultura laica omogenea a livello europeo, i cui rappresentanti si spostano tra le diverse regioni, condividono una lingua (il latino), un bagaglio di nozioni e linguaggi tecnici comuni.

In questo panorama, le facoltà di medicina sono il luogo privilegiato di nascita e di sviluppo di una cultura scientifica e filosofica intesa nel senso più ampio e non solo limitata alla pratica della cura.