Sesto Centenario della Chirurgia a Pavia

In occasione della ricorrenza del Sesto Centenario dell’Insegnamento della Chirurgia nell’Università di Pavia, il 3 novembre 1986, nell’Aula Scarpa dell’Università, il prof. Maconi fu chiamato a tenere la relazione dal Magnifico Rettore.

Durante la commemorazione per celebrare il Sesto Centenario della Chirurgia a Pavia, il prof. Maconi tracciò la storia, breve, dal suo inizio nel 1386 fino all’epoca di Antonio Scarpa, a cavallo tra il 1700 e il 1800.

Fino a metà del 1700, l’insegnamento teorico della chirurgia avveniva tramite le “letture” ordinarie e straodinarie, le “disputaiones” e le “ripetitiones”, come per le altre discipline.

Questa la relazione del prof. Maconi

L’operazione di Tansini nella storia del trattamento chirurgico del carcinoma mammario e della chirurgia riparatrice con lembi miocutanei

Iginio Tansini, nato a Lodi nel 1855 e laureatosi a Pavia nel 1878, si formò chirurgicamente presso la Scuola Pavese, dove ebbe come maestro Enrico Bottini (1835-1903).

Fu uno dei più celebri chirurghi italiani della sua epoca, rendendosi famoso per alcuni interventi di derivazione porto-cavale e per alcuni interventi sullo stomaco, nonchè per i suoi studi sul cancro.

In questa pubblicazione il prof. Giovanni Maconi, traccia la storia del più celebre tra i suoi interventi, la tecnica che porta il suo nome per coprire la breccia conseguente all’amputazione della mammella per carcinoma.

“Medicina romantica”

rasoriIn questa pubblicazione di storia della medicina risalente al 1984 Giovanni Maconi traccia la biografia di Giovanni Rasori, una delle figure più rappresentative del panorama italiano dei primi decenni dell’Ottocento.

Oltre ad essere scienziato ideatore di una dottrina medica, Giovanni Rasori fu filosofo, poeta, giornalista e ardente patriota.

Fu esponente di quella che venne definita “medicina romantica”, che subirono in quel periodo numerose trasformazioni, adattate alla medicina moderna da Giacomo Tommasini. Le teorie “romantiche”, pur in mezzo a numerose critiche, resistettero a lungo e alcune di esse entrarono anche nei trattati di medicina. Per la loro artificiosità e mancanza di supporto sperimentale scomparvero, lasciando il posto alla patologia basata sul positivismo anatomico- clinico, microbiologico e fiosipatologico.

Qui la pubblicazione completa “Giovanni Rasori e la “Medicina Romantica”

“Ernie e laparoceli”

La pubblicazione realizzata in occasione del 93° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia ernie-e-laparoceli_maconi-1991

copertina

I Chirurghi anatomici dell’Università di Pavia

Nel 1500, con l’influenza del Rinascimento, si ebbe una rinascita di tutte le arti, compresa anche l’anatomia: la conoscenza del corpo umano venne infatti ritenuta base indispensabile per l’opera del chirurgo, per favorire il progresso della chirurgia.

Il contributo di Andrea Vesalio, il più grande studioso di anatomia, fu fondamentale: a lui va il merito di aver superato i dogmi galenici e aver impostato la ricerca anatomica su criteri moderni. Innovazioni che ebbero un effetto sulle discipline chirurgiche, la cui affermazione avvenne verso la fine dell’800, quando le scoperte batteriologiche consentirono successi contro le infezioni, contestualmente anche alle innovazioni nelle tecniche anestesiologiche, che facilitarono l’opera del chirurgo.

In questo periodo storico, nelle Università le “letture” di anatomia vennero associate a quelle di chirurgia e molti anatomici, compreso Vesalio, si fecero chirurghi, dando inzio all’epoca dei chirurghi anatomici.

Con il termine chirurghi anatomici vengono pertanto indicati quei docenti universitari, lettori o professori, che insegnarono contemporaneamente o in periodi diversi la chirurgia e l’anatomia.

In questa pubblicazione, I chirurghi anatomici dell’Università di Pavia, risalente al 1985, viene ricostruito il contributo che i chirurghi anatomici dell’Università di Pavia hanno portato alla storia e al progresso scientifico.