La terapia medica nel Settecento

Nel 1700 iniziò una revisione di quella confusa farmacopea che aveva caratterizzato il concetto terapeutico dei secoli precedenti.
Inizia, infatti, in quest’epoca quella “censura simplicium” che ideata da Carlo von Lineé detto Linneo (1707 – 1778) e proseguita con la sua scuola valse a riformare l’antico ricettario e a metterlo sulla via di una prossima riforma.
Un altro fatto di rilievo avvenuto nella terapia medica di questo secolo fu l’introduzione di nuove sostanze come la digitale nella cura dell’idropisia, il catrame nelle malattie cutanee, la felce maschio come purgante.
Si convenzionarono, inoltre, medicinali che mantennero il loro nome per oltre due secoli: il liquore antisifilitico di Van Swieten, il liquore arsenicale di Fowler, l’acqua di Goulard, meglio conosciuta con il nome “acqua vegeto-minerale”.
Mentre i soliti soccorsi terapeutici impiegati nei secoli precedenti come i revulsivi, i derivativi, i cauteri iniziarono a cadere in disuso, ebbe una particolare diffusione il clistere che diventò una vera e propria moda e al quale si annettevano le più mirabolanti prerogative terapeutiche.
Il salasso continuò ad avere ampia diffusione, mentre decaddero le trasfusioni di sangue e le iniezioni endovenose, poiché non essendo eseguite con le condizioni richieste, recavano più svantaggi che vantaggi.
Nonostante la censura di Linneo sui medicinali, continuò a sopravvivere la farmacopea medievale, a base di raschiatura di cranio umano, urina, sterco di animale, e altre sostenga simili. Così come erano considerate molto stimate come medicinali le pietre preziose.

Carlo von Lineé detto Linneo fu medico e naturalista svedese, riformatore della nomenclatura e fondatore della moderna sistematica, ideò il metodo di classificazione che adotta la nomenclatura binomia, assegnando agli organismi viventi due nomi: uno per il genere e uno per la specie. fornì contributi importanti nei settori della nosologia, della farmacopea e della clinica: elaborò una classificazione delle malattie sul modello di quella naturalistica (Genera morborum, 1759, pubbl. in Amoenitates academicae, VI, 1763), si occupò rigorosamente di dietetica, espose tutta la farmacopea vegetale (Materia medica, 1749), studiò le cause di varie malattie epidemiche, trattò quelle professionali, descrisse per primo l'afasia.

La cipolla

Quando si taglia una cipolla, viene rilasciata una sostanza chimica, il tipropanal-S-ossido. È una sostanza che agisce come uno spray al peperoncino, lasciandoci quel fastidioso senso che ci riduce letteralmente il lacrime. Leggi tutto “La cipolla”