Il vitalismo di Hoffmann

Nel Settecento, accanto alla teoria umorale e a quella microbica, si svilupparono due nuove dottrine: quella del vitalismo e quella romantica.
Ernst Stahl (1660-1734), fondatore del vitalismo o animismo, riteneva che l’anima, oltre a regolare la salute intervenisse attivamente nei vari processi morbosi, inducendo nel corpo movimenti tonici nei vari apparati, esaltandone funzioni e favorendone l’espulsione di umori nocivi. In questo modo l’organismo – attivando un meccanismo di difesa – ottiene la guarigione. Il medico interviene quando ciò non si verifica con la somministrazione di purganti, emetici o diaforetici.

Friedrich Hoffmann, seguace di Stahl, docente a Halle, fu presto notato per la straordinaria abilità e divenne medico personale di Federico I a Berlino.
Secondo Hoffmann l’organismo umano è tutto costituito da fibre le quali hanno un tono speciale che è la loro caratteristica, indice della capacità di dilatarsi e di contrarsi.

Il tono delle fibre viene eccitato o regolato da un fluido nervoso che egli chiama “fluido vitale” e ha la sua sede nel cervello da dove viene portato a tutti gli organi del corpo.
Riteneva l’anima un “fluido vitale” utile per mantenere il corpo in uno stato di “equilibrio tonico” che permette il normale svolgersi delle funzioni vitali. Quando il fluido vitale aumenta o diminuisca, viene alterato l’equilibrio tonico e si produce uno stato di atonia, che produce la malattia cronica, oppure uno stato di spasmo, che origina emorragie, catarri, nevralgie. La terapia in questo caso deve consistere nella somministrazione di tonici, eccitanti o rilassanti.

Friederich Hoffmann e Georg Ernst Stahl

Nascono nel 1660 Friederich Hoffmann e Georg Ernst Stahl, due dei principali propugnatori della teoria dei sistemi. Leggi tutto “Friederich Hoffmann e Georg Ernst Stahl”