Cosa è la medicina statica?

La prima intuizione del metabolismo

La definizione è di Santorio Santorio nel titolo della sua opera più importante De statica medicina (La medicina della stadera, ossia della bilancia) pubblicata a Venezia nel 1614. Santorio descrive il metodo da lui adottato per misurare secondo i principì quantitativi della nuova scienza fondata da Galileo Galilei (1564-1642) tramite strumenti esatti tutti i fenomeni del ricambio sia fisiologico, sia patologico. Uno degli strumenti principali era appunto una bilancia a stadera da lui applicata ad una piattaforma sulla quale si trovava in un caso un letto (da lui definito «letto artificioso»), nell’altro una seggiola (definita «seggiola statica») con un tavolo. Con l’una misurò le variazioni di peso dal sonno alla veglia e viceversa, oltre a compiere numerosissime altre misurazioni su pazienti; con l’altra le variazioni di peso di un individuo prima dei pasti, dopo i pasti ed, infine, dopo che si fosse scaricato. Scoprì in tal modo che il peso complessivo degli escrementi era inferiore alla diminuzione del peso complessivo della persona. Intuì, quindi, che i residui alimentari dovevano venire eliminati non solo attraverso le vie visibili (feci, urina, sudore), ma anche attraverso una «perspiratio insensibilis», una traspirazione che sfugge ai sensi, compiendo in tal modo il primo, fondamentale passo per la scoperta e la comprensione dei fenomeni del metabolismo basale.

Lascia un commento