Arte e anatomia da Leonardo ad oggi

Qual è la forma dei muscoli visibili attraverso la pelle? Dove si trovano i nervi? Quali e quanti sono, che forma hanno, qual è il loro rapporto con i muscoli e le ossa? Come funzionano, in base a quale forza?

Queste curiosità legate al corpo umano sono oggetto di studio dell’anatomia, ossia la scienza biologica che studia la forma e la struttura degli esseri viventi: deve il suo nome al metodo di indagine, la dissezione, che ancora oggi, pur integrato da moderni e perfezionati metodi di ricerca, ha fondamentale importanza nello specifico campo di studio.

La storia dell’anatomia è strettamente collegata anche all’arte e trova in Leonardo Da Vinci un precursore: a giudicare dalle opere che ci sono pervenute nessuno degli artisti fiorentini prima di Leonardo aveva affrontato questi problemi. Fino ad allora ci si era limitati all’esame esterno di corpi umani emaciati o muscolosi, e quando possibile allo studio di uno scheletro o di alcune sue parti.

Gli studi anatomici sono fra le ricerche preferite di Leonardo, che si è dedicato quasi ogni giorno per almeno cinquant’anni della sua carriera di scienziato e artista. Leonardo da Vinci si accosta agli studi di Anatomia Umana attraverso l’Anatomia Artistica, praticata da alcuni pittori del ‘400, per meglio raffigurare il corpo umano. Ma la “meravigliosa macchina umana” affascina ben presto l’animo di artista e di scienziato in Leonardo, che dall’Anatomia Artistica di superficie, dei muscoli e delle ossa, passa allo studio degli organi interni.
La pubblicazione di Domenico Laurenza “Leonardo. L’anatomia” (Giunti editore) contiene una presentazione organica dell’opera di Leonardo e confronta i disegni con l’iconografia anatomica scolastica, evidenziando come il grande Genio ha utilizzato le forme di visualizzazione utilizzate all’epoca prima di rivoluzionarle. Egli ha dato anche impulso all’Anatomo-Fisiologia, che si sviluppa proprio in quegli anni nelle Università italiane, studiando i movimenti del corpo, le leve che utilizza l’apparato muscolo – scheletrico umano e le forze che produce. Quindi, analizza i sensi, il sistema nervoso, circolatorio, urinario e l’apparato riproduttivo; approda, infine, all’Anatomia Patologica, considerando le modificazioni prodotte nell’organismo con l’età ed indaga persino sulle cause di morte.

Con il suo metodo rigoroso d’indagine, le sue innovative scoperte, le accurate descrizioni e le meravigliose illustrazioni delle sue tavole anatomiche, Leonardo può quindi a pieno titolo essere considerato precursore della Scienza Medica moderna.

Uno dei più famosi e singolari disegni anatomici di Leonardo, singolare per sua la compiutezza è “l’Albero delle vene”, che illustra nozioni anatomiche tradizionali, senza novità, a parte la grande efficacia dell’immagine.

È la testimonianza del primo contatto e del giovane Leonardo con la cultura medica dell’epoca, nel momento in cui fissa quanto ha appreso nell’unico linguaggio in cui si sente forte, quello dell’immagine. A quei tempi i testi anatomici erano disponibili quasi esclusivamente in latino, lingua che solo più tardi Leonardo tenterà di studiare. Con l’aiuto di un medico egli in contatto con questi testi latini.
Leonardo rappresenta, sovrapposti su di un corpo integro, il cuore, il fegato, la milza, i due reni, la vescica urinaria, le arterie, le vene. Secondo una teoria dell’epoca le arterie originavano dal cuore, le vene dal fegato. È forse una conseguenza di questa teoria il fatto che Leonardo dia al fegato, per analogia, una forma molto simile a quella del cuore: forma che non corrisponde a quella con più lobi tramandata dai trattati scolastici di anatomia e neppure alla forma reale che sarà da lui determinata solo dopo la dissezione di un uomo centenario attorno al 1506-1507.

Oggi sono numerose le tecniche di indagine per lo studio e l’analisi del corpo umano, tra cui si ricorda la plastinazione, tecnica che arresta la decomposizione del cadavere e produce campioni anatomici solidi, inodori e durevoli per la formazione scientifica e medica. Inventata nel 1977 presso l’Università di Heidelberg, in Germaniadal Dr. Gunther von Hagens, anatomista e scienziato, questa tecnica ha dato origine alla mostra BODY WORLDS (curata dalla Dr. Angelina Whalley, medico e concept design), riscuotendo un grande successo in tutto il mondo.

Come emerge dalle immagini, l’esposizione rivela il corpo umano dal livello strutturale a quello cellulare e illustra il corpo interiore attraverso studi anatomici dettagliati, dissezioni intricate e composizioni estetiche.

Bibliografia 
https://it.wikipedia.org/wiki/Anatomia
https://www.treccani.it/enciclopedia/anatomia/ 
https://www.giunti.it/catalogo/leonardo-lanatomia-9788809064980
https://boa.unimib.it/retrieve/handle/10281/15632/20311/Leonardo
https://it.wikipedia.org/wiki/Plastinazione
https://bodyworlds.it/

AGGIORNAMENTI DI MEDICAL HUMANITIES

Aggiornamenti di medical humanities

Storie della Memoria: il medico David Moldauer, dalla Romania a Bologna e ritorno

https://magazine.unibo.it/archivio/2023/01/13/storie-della-memoria-il-medico-david-moldauer-da-bologna-alla-romania

Storia di David Moldauer, laureato in medicina all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, lavorò come medico all’ospedale di Cernăuți, in Romania, prima di essere deportato e morire a Wiener Neustadt, un campo satellite di Mauthausen.

Oakton announces new Jewish Studies speaker series

https://www.oakton.edu/about/news/2023/01/jewish-studies-speaker-series.php

Serie di incontri dedicati alla storia del popolo ebraico e alla sua cultura organizzati dal Oakton College di Des Plaines (Illinois).

Nasce la pietra d’inciampo della scienza e della cultura

https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/approfondimenti/2023/01/15/nasce-la-pietra-dinciampo-della-scienza-e-della-cultura_198402c3-015d-4d43-a9f7-0d79840bd3ce.html

Grazie all’accordo firmato il 10 gennaio 2023, importanti enti di ricerca italiani collaboreranno con l’intento di delineare l’impatto che le cosiddette “leggi razziali” ebbero sulla comunità scientifica e accademica italiana.

Medicina a Padova nei secoli: gli ebrei e l’università

https://ilbolive.unipd.it/it/news/dal-ghetto-cattedra-ebrei-luniversita

Contenuto a cura dell’Università di Padova dedicato al ruolo degli ebrei nella storia della medicina e in particolare all’interno Ateneo Patavino. 

Holocaust Living History Workshop Series Continuerà at UC San Diego in 2023

https://today.ucsd.edu/story/hlhw-series-continues-at-uc-san-diego-in-2023

L’università di San Diego per i prossimi mesi organizza un ciclo di eventi online e in presenza sull’olocausto. In particolare si segnala la presenza di Art Spiegelman (Stoccolma, 1948), autore del premio Pulitzer Maus, il prossimo 29 marzo.

Aggiornamenti di Medical Humanities 

Aggiornamenti di Medical Humanities

LABORATORIO DI ETICA – I miei principi morali

https://www.mast.org/laboratorio-di-etica-2023?

Al MAST di Bologna una serie di appuntamenti con il teologo Vito Mancuso (Carate Brianza, 1962) dedicati un tema che tocca tutti noi: l’affermazione e la riscoperta dei propri principi morali in un periodo storico complesso. Ogni incontro si aprirà con un’introduzione filosofica di Vito Mancuso a cui seguirà la relazione dell’ospite della giornata e si concluderà con domande, sottolineature e una riflessione sui temi proposti. 

HAPTA. Enabling self-expression for beauty lovers with limited hand and arm mobility

https://www.loreal.com/en/articles/science-and-technology/hapta-ces-2023-lancome-innovation/

L’Oréal ha appena presentato al Consumer Electronics Show di Las Vegas un nuovo strumento high-tech, Hapta, nome che riprende la parola “haptic”, in riferimento a un tipo di tecnologia motorizzata vibrante usata negli smartphone e in alcuni device adattativi per persone con disabilità, che consente l’applicazione dei rossetti in modo autonomo anche alle persone con disabilità, in particolare con ridotta mobilità delle mani e delle braccia.

Ronan and the Endless Sea of Stars

https://www.graphicmedicine.org/comic-reviews/ronan-and-the-endless-sea-of-stars/

Graphic novel autobiografica di Rick Louis, il cui figlio, Ronan, è nato con la malattia di Tay-Sachs, una malattia genetica neurodegenerativa rara e molto grave.

Aftersun

https://www.imdb.com/title/tt19770238/

Opera prima di Charlotte Wells (Edimburgh, 1987) sulla memoria, i ricordi e come questi evolvano col passare del tempo. 

Dementia Narratives in Contemporary German-Language Novels

https://thepolyphony.org/2022/12/16/dementia-narratives-in-contemporary-german-language-novels/

Monika Leipelt-Tsai (National Chengchi University, Taipei) analizza la rappresentazione della demenza nella letteratura tedesca contemporanea.

Cosa significa CONTAGIO VIVO?

Questa definizione è la teoria patogenetica formulata per la prima volta dal genio di Gerolamo Fracastoro nella sua opera De contagione et contagiosis morbis eorumque curatione (Del contagio e delle malattie contagiose e della loro cura), pubblicata a Venezia nel 1546.

Girolamo Fracastoro mostra al pastore Syphilus e al cacciatore Ilceus una statua di Venere per metterli in guardia contro il pericolo di infezione da sifilide

Nei tre libri di questo trattato si esprime chiaramente l’intuizione che gli agenti patogeni siano esseri viventi invisibili ad occhio nudo, i seminaria prima, i primi semi, che si trasmettono per infectio o contagio. Questo si realizza o per contatto diretto fra malato e sano, come nel caso della scabbia, della lebbra, della lue venerea quando la si contrae in conseguenza di rapporto sessuale; o per mezzo di veicoli, come vesti, biancheria intima o biancheria da letto usate da malati e maneggiate, poi, da sani (Fracastoro aveva osservato nei casi in cui si era contratta la sifilide pur senza aver avuto rapporto sessuale con il malato).

Fracastoro chiama questi veicoli fomites, ossia esche, quel preparato vegetale che trasmette alle foglie o alla legna secche il fuoco delle scintille prodotte dalla pietra focaia battuta dall’acciarino.

Infine le malattie si possono trasmettere senza contatto diretto e senza veicolo, ma attraverso l’aria, come nel caso della peste, del vaiolo, di tutte, insomma, le malattie epidemiche.

L’intuizione del contagio vivo e dei seminaria prima si opponeva decisamente alla tradizionale patologia umorale.

Confermata dalle scoperte di Redi, Spallanzani e di tutta la schiera dei grandi medici e biologi dal Seicento in avanti, ebbe la trionfale conferma dalle scoperte di Pasteur, di Koch e di tutta la patologia moderna, della quale essa può considerarsi la grande madre.

Le vie del cibo

https://bct.comune.torino.it/eventi-attivita/conferenze/le-vie-del-cibo

Incontro il prossimo martedì 17 gennaio, alle 18.00, alla Biblioteca civica Villa Amoretti (Corso Orbassano, 200, Torino) con Alfredo Somoza (Istituto per la Cooperazione Economica Internazionale) e Fabrizio Garbarino (Presidente del Consorzio dei Produttori della Robiola di Roccaverano) dedicato a cibo e alimentazione. 

Critical Mental Health and the Allure of Orientalism

https://thepolyphony.org/2022/12/05/critical-mental-health-orientalism/

Akiko Hart (ISPS UK), Tehseen Noorani (Tactogen Public Benefit Corporation) e Mary Sadid (National Survivor User Network) analizzano come la fascinazione dell’occidente nei confronti delle discipline orientali abbia un ruolo sulla salute mentale. 

Language, the Victorians, and Us

https://www.bbc.co.uk/programmes/m001fng4

Podcast a cura dell’emittente britannica BBC in cui Greg Tate (University of St Andrews), Louise Creechan (Durham University), Lynda Mugglestone (University of Oxford) e Simon Rennie (Manchester Metropolitan University) dedicato agli accenti locali, la standardizzazione dell’ortografia e l’evoluzione della lingua inglese. 

Relating Suicide

https://www.bloomsbury.com/uk/relating-suicide-9781350192188/

Why? When? How? Where? Who? Sono i capitoli che compongono la fatica letteraria di Anne Whitehead (Newcastle University) sul tema del suicidio 

Archivio Nazionale dei Film di Famiglia

https://homemovies.it/

Documentare la propria vita quotidiana per molte persone è diventata un’abitudine da quando, a partire dagli anni Ottanta, diventò possibile registrare su nastro magnetico. L’Archivio Nazionale dei Film di Famiglia esiste da vent’anni per recuperare, restaurare, catalogare e digitalizzare pellicole di “home movies” che andrebbero altrimenti perdute