fumetti: strumento per raccontare la medicina e le storie personali di malattia e salute
Il linguaggio combinato di parole e immagini dei fumetti è un mezzo che conferisce accessibilità e impatto emotivo a storie personali ma anche ai dati clinici che a volte includono. La ‘graphic medicine’ è l’uso dei fumetti per informare sui problemi dell’assistenza sanitaria. I fumetti di medicina sono spesso ricordi di malattia creati dalla persona che sta vivendo la malattia. Alcuni sono creati dal punto di vista del medico/fornitore e della famiglia/caregiver. Altri ancora sono usati per scopi didattici per educare sui sistemi corporei e sulle malattie in un modo unico.
“La medicina grafica è l’intersezione tra il mezzo del fumetto e il discorso della sanità” (Manifesto della medicina grafica, 2015).
I fumetti, grazie alla forza espressiva delle immagini, possono avere un ruolo importante nell’assistenza: la potenza dei messaggi visivi agevola una comprensione profonda, difficile da raggiungere con i testi convenzionali, come sostengono l’autore e l’autrice di questo articolo pubblicato sul BMJ

La forma grafica è sempre stata utilizzata nel corso dei secoli per arrivare alle persone in modo diretto, semplice e comprensibile: si ricordano le vignette contro la vaccinazione proposta da Edward Jenner (che ci portano purtroppo all’attualità) oppure le indicazioni per una buona igiene orale, contenute in un opuscoletto del 1850

I fumetti combinano il significato esplicito di parole e simboli con l’espressività astratta dell’arte per creare il linguaggio unico e multistrato dei fumetti, come indicato nella sezione dedicata alla Grafhic Medicine della National Library of Medicine. Quando si leggono (o si creano) fumetti, il testo e le immagini lavorano insieme per creare un significato che nessuno dei due trasmette da solo. Altri aspetti comuni di questo linguaggio narrativo utilizzato dai fumetti includono metafore visive, simboli combinati o alterati e umorismo.
Un interessante sito che raccoglie le numerose pratiche è disponibile qui https://www.graphicmedicine.org/ e come indicato nella presentazione “esplora l’interazione tra il mezzo del fumetto e il discorso sanitario. Siamo una comunità di accademici, operatori sanitari, autori, artisti e appassionati di fumetti e medicina”
Qui invece è disponile una bibliografia che contiene la raccolta di 46 graphic novel che si concentrano su un argomento condiviso: la malattia mentale.
Ma quale è il valore della ‘medicina a fumetti’?
- Favorisce l’empatia per le prospettive del paziente e del caregiver
- Consente la riflessione e la creazione di significato di argomenti spesso complessi
- È uno spazio sicuro per esplorare ed esprimere critiche all’assistenza sanitari
- Riduce lo stigma
- Migliora il richiamo delle informazioni attraverso l’uso dello storytelling e la combinazione di narrativa e arte
- Può esprimere un punto di vista alternativo
- Può far sentire più avvicinabili i soggetti difficili
- È un mezzo per raggiungere e comunicare efficacemente il paziente
- Il mezzo dei fumetti può alleviare lo stress
- Richiede la discussione in classe nell’aula di medicina
Si tratta della sintesi disponibile a questo link che contiene una ricca raccolta “un piccolo assaggio di un corpus in continua crescita di lavori di medicina grafica” come indicano gli autori del sito.