
La Giornata mondiale dei donatori di sangue ricorre il 14 giugno per celebrare la figura di Karl Landsteiner.
Ma chi era? Patologo (Vienna 1868 – New York 1943), è stato il patologo che identificò principali gruppi sanguigni e lo sviluppo del sistema ABO di tipizzazione del sangue e che ha reso la trasfusione di sangue una pratica medica di routine.
È del 1900 la sua “scoperta” dei gruppi sanguigni e per questo nel 1930 fu insignito del premio Nobel per la medicina. Autore di un’ampia serie di ricerche, di fondamentale importanza, di patologia sperimentale, sulla emoglobinuria da freddo, sull’infezione luetica, sulla poliomielite, di immunologia sugli antigeni, sugli apteni o antigeni incompleti di Landsteiner e sulla reazione di Wassermann, che dimostrò potersi ottenere anche usando estratti di organi non sifilitici.
Tedesco, figlio di Leopold Landsteiner e Fanny, entrò nella facoltà di medicina dell’Università di Vienna nel 1885, a 17 anni. Nel 1891, poco prima del suo ventitreesimo compleanno, ottenne la laurea: Dottore in Medicina Generale. L’anno prima di laurearsi, Karl Landsteiner e sua madre si convertirono dal giudaismo al cattolicesimo romano, rispondendo forse ai crescenti livelli di antisemitismo a Vienna in quel momento.
Nel corso degli studi in medicina, Landsteiner rimase affascinato dalla chimica organica e decise di lavorare nella ricerca. Trascorsi diversi anni lavorando in Germania e Svizzera apprendendo tecniche di laboratorio all’avanguardia con alcuni dei più grandi nomi della chimica organica, tra cui Emil Fischer. Nel 1897 tornò all’Università di Vienna, dove perseguì il suo interesse nel campo emergente dell’immunologia e nel 1901 pubblicò la sua scoperta del sistema di gruppi sanguigni ABO umano. Ai tempi, sebbene fosse noto che la miscelazione del sangue da due individui potesse provocare l’aggregazione, o agglutinazione, dei globuli rossi, il meccanismo sottostante di questo fenomeno non era compreso. Landsteiner individuò che la causa dell’agglutinazione è una reazione immunologica che si verifica quando l’ospite produce anticorpi contro le cellule del sangue donate. Questa risposta immunitaria viene stimolata perché il sangue di individui diversi può variare rispetto ad alcuni antigeni situati sulla superficie dei globuli rossi. Landsteiner ha identificato tre di questi antigeni, che ha etichettato come A, B e C (successivamente cambiato in O). Un quarto gruppo sanguigno, in seguito chiamato AB, fu identificato l’anno successivo. Egli scoprì che che se una persona con un gruppo sanguigno – A, ad esempio – riceve sangue da un individuo di un gruppo sanguigno diverso, come B, il sistema immunitario dell’ospite non riconosce gli antigeni B sulle cellule del sangue del donatore individuandoli invece come corpi estranei e pericolosi, in quanto considererebbero un microrganismo infettivo. Una curiosità: nel 1903, con il suo collega Max Richter, Landsteiner mostrò come si potesse determinare un gruppo sanguigno da un campione di sangue essiccato e suggerì che questo potesse essere usato nella lotta al crimine per restringere l’elenco dei possibili sospetti.
Nel 1922 si trasferì negli Stati UNiti, andando a lavorare nel Rockefeller institute for medical research di New York dove, in collaborazione con il collega Alexander Wiener, nel 1940 individuò il fattore Rh.
Fu un celebre scienziato riconosciuto dalla comunità scientifica in tutto il mondo quando morì nel 1943 mentre, a causa della sua origine ebraica, nella nativa Austria e in Germania, gli furono riconosciuti onori soltanto nel 1947, dopo la fine della Seconda guerra mondiale e la sconfitta del nazismo.