La rappresentazione della cura e della comunità: Imago Pietatis
La cura e la comunità nei secoli hanno trovato una connessione sempre molto profonda, basti pensare alle “chiese di spedale” come luoghi di assistenza ai pellegrini.
Mentre l’altro elemento, che ha accompagnato la “caritas” introdotta dalla religione cattolica e che trova le proprie radici fin dal tardo Medioevo, è quello della solidarietà che si è realizzato con l’istituzione dei Monti di Pietà. Si tratta di una istituzione di tipo assistenziale, presente in Italia dalla seconda metà del Quattrocento, principalmente grazie all’apostolato di Bernardino da Feltre e dei francescani dell’Ordine dei Minori Osservanti. Il loro scopo era quello di contrastare l’usura, liberando le classi meno abbienti ed erogare prestiti di bassa entità in cambio di un pegno.
I Monti di Pietà derivano la loro denominazione dall’insegna da essi assunta: la Pietà raffigurata nel Cristo deposto dalla Croce.
Elena Franco, fotografa architetto e artista, ha realizzato un’indagine fotografica sull’archivio storico del Monte di Pietà di Bologna, conservato presso la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna intitolata proprio «Imago Pietatis».
L’archivio custodisce oltre un centinaio di volumi con la raffigurazione del Cristo in Pietà dipinta sul taglio di testa. “Il progetto fotografico – spiega l’artista – è incentrato sull’estetica dell’archivio, per offrirne una lettura originale e creativa che, forte dei riferimenti storici, possa, però, comunicare a un pubblico ampio il messaggio insito nelle Imagines pietatis, attualizzandolo”.
Scorrendo il catalogo disponibile a questo link, è possibile apprezzare alcuni passaggi dell’introduzione di Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che ricordano la rilevanza di indagini come questa, finalizzata a “contestualizzare, nel tempo e nello spazio, quei grandi Libri Giornali e Libri Mastri, ma al contempo consentono di apprezzarne le tipicità iconografiche, che ci hanno tramandato quasi involontariamente, raffigurazioni di notevole pregio culturale e di non irrilevante valore artistico”.
L’Archivio Storico del Monte di pietà di Bologna conserva oltre un centinaio di volumi con la raffigurazione dell’Imago Pietatis dipinta sul taglio superiore di ogni tomo.
Il lavoro di Elena Franco ne reinterpreta l’immagine creandone di nuove, significanti, offrendoci così una rilettura originale e contemporanea di questi antichi volumi, che si rinnovano nelle opere create dall’artista.
Immagini che tornano a vivere, in modo differente, e fanno rivivere questo archivio del passato.
Immagini che trasmettono però un grande senso di modernità, nell’iconografia già allora in uso, come evidenzia il testo di Luca Panaro: “Vedere l’uomo che soffre porta alla solidarietà, l’immagine era così utilizzata per far arrivare il messaggio più velocemente”.
E proprio come evidenzia l’autrice “elemento di interesse per il mio lavoro riguarda il fatto che l’iconografia della Pietà dell’Archivio Storico del Monte di pietà di Bologna rimandi a quella della solidarietà e della cura, nel senso più ampio del termine”.
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