Come già precisato in precedenti post, nel corso dell’Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: interessata da innumerevoli scoperte, fiduciosa nei suoi metodi, fu un modello per la diffusione della sperimentazione in altre aree della biologia e una fra le tante scienze di base considerate essenziali per il progresso e la pratica della medicina. Le spiegazioni storiche di quest’evoluzione si sono incentrate sul ruolo decisivo svolto da alcuni grandi fisiologi, fra cui, in particolare, François Magendie e Claude Bernard in Francia, Johannes Peter Müller che ebbe come celebri allievi Emil Du Bois-Reymond (1818-1896), Hermann von Helmholtz (1821-1894) e Carl Ludwig (1816-1895) in Germania.
Emil Du Bois-Reymond fu successore del Maestro a Berlino, è considerato il fondatore della moderna elettrofisiologia, mentre Hermann von Helmholtz fu I’inventore dell’oftalmoscopio (1851).
Fu pure allievo del Muller Friedrich Wöhler (1800-1882), che nel 1828 riuscì ad effettuare la sintesi di un composto organico, l’urea.
Carl Ludwig, direttore del celebre Istituto di Fisiologia dell’Universita di Lipsia, fu il primo in Germania a bandire dalla ricerca qualsiasi residuo di linguaggio qualitativo, per introdurvi in modo decisivo unicamente criteri di valutazione quantitativa, facendo cosi entrare la fisiologia nel novero delle scienze sperimentali. Nel 1842, appena ventiseienne, egli prospettò un’ interpretazione “meccanica” del processo di secrezione urinaria, in contrapposizone a quella vitalistica avanzata da Bowmann (1816-1892). Nel 1846 introdusse in fisiolgia il <metodo grafico>, allo scopo di oggettivare il più possibile ogni osservazione e di ridurre al minimo o annullare l’intervento di componenti soggettive nella valutazione. Costruì cosi il <chimografo>, con cui registro graficamente, per la prima volta, sulla carta di un cilindro rotante, la pressione sanguigna della carotide esterna del cane. Tra le tante indagini da lui svolte ricordiamo ancora quelle sulla secrezione delle ghiandole salivari (1850) e quelle sulla pressione capillare (1875), nonché sulla la scoperta del nervo depressore, fatte in collaborazione con il suo allievo Elia von Cyon (1843-1912). Ludwig fu inoltre autore di un importante manuale di fisiologia. Alla sua Scuola si formarono oltre 200 scienziati provenienti da ogni parte del mondo.