Chirurghi italiani nel Settecento

Altri chirurghi italiani del settecento da ricordare sono Giuseppe Flaiani, Antonio Vacca Berlinghieri e Giovanni Battista Palletta.

Giuseppe Flaiani (1741-1808), di Ancarano (Teramo), fu professore di chirurgia e chirurgo dell’ospedale di Santo Spirito di Roma, nel quale fondò un magnifico gabinetto anatomico. Nel 1800 osservò per primo la possibile associazione delle palpitazioni di cuore col gozzo, onde venne da alcuni considerato come 10 scopritore del gozzo tossico, sebbene non abbia riconosciuto l’esoftalmo. Delle sue opere di chirurgia si ricordano: «Nuovo metodo di curare alcune malattie chirurgiche», «Collezioni di osservazioni e riflessioni di chirurgia».

Cotesta malattia denominata broncocele, e dal volgo distinta col nome di gozzo è quel tumore che nasce, ed a gradi si accresce nell’anterior parte del collo formato ordinariamente da un ristagno di viscidi linfatici umori nella glandola tiroidea, o nella cellulare, che la circonda.
Flaiani, “Collezioni di osservazioni e riflessioni di chirurgia”

Andrea Vacca Berlinghieri (1772-1826), pisano, fu professore di clinica chirurgica nell’Università della sua città natale. Studiò a Parigi e a Londra, dove fu allievo di Jonh Hunter. Fondatore della Scuola chirurgica di Pisa, viene annoverato fra gli innovatori della chirurgia in Italia. Si occupò particolarmente degli aneurismi delle arterie periferiche, della legatura delle arterie, dell’esofagotomia e della Iitotomia. Tra le sue pubblicazioni più importanti vengono citate quelle sull’esofagotomia e quattro memorie sulla litotomia.

Giovanni Battista Palletta (1748-1832) di Montecrestese (Domodossola) fu chirurgo capo e professore di chirurgia dell’Ospedale Maggiore di Milano. Noto per la sua abilita diagnostica e operatoria, ebbe occasione di curare Napoleone e di farsi apprezzare anche da lui. Possedeva eccellenti qualità didattiche e i suoi corsi furono sempre molto frequentati. Si occupò particolarmente degli aneurismi e delle varici. Fu tra i primi a praticare l’isterectomia vaginale. Tra le sue pubblicazioni sono da ricordare: «Dissertazioni di chirurgia», «Osservazioni sull’aneurisma», «Considerazioni sopra le varici».

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