Negli anni di decadenza dell’Accademia Reale di Chirurgia in Francia, si andava costituendo in Inghilterra la scuola di Jonh Hunter, che si occupava prevalentemente di chirurgia sperimentale.
Le principali ricerche condotte in questa scuola furono indirizzate all’esame del meccanismo mediante il quale avviene il saldamento dei tendini interrotti, sul processo di consolidamento delle ossa fratturate, sulla patogenesi dell’ulcera e sulla fisiologia della legatura delle arterie.

John Hunter (1728-1793) fu un eccellente chirurgo: è una delle figure più grandi nella storia della medicina inglese.
Visse fino al ventesimo anno nel villaggio nativo, recandosi a Londra dove suo fratello William aveva già acquistato fama di eccellente anatomico. Si dedicò subito alle preparazioni anatomiche, poi alla chirurgia e nel 1755 cominciò a sostituire suo fratello nell’insegnamento. Nel 1760 entrò in servizio della marina inglese e vi rimase in qualità di chirurgo per quattro anni; tornato poi a Londra, ebbe presto una vastissima clientela, divenne ispettore generale degli ospedali e primo chirurgo dell’esercito ed ebbe il posto di chirurgo direttore dell’ospedale di S. Giorgio. Fu il fondatore dell’anatomia patologica in Inghilterra, creò un grande museo anatomo-patologico, prezioso per le ricchissime collezioni e per l’eccellente ordinamento che dopo la sua morte passò in proprietà del College of Surgeons di Londra. Eccellente chirurgo, continuò a studiare assiduamente e a occuparsi di ricerche sperimentali sugli animali fino alla morte. Indicò per il primo un metodo di legatura degli aneurismi che porta il suo nome.
Le sue opere più importanti sono: Natural History of the human teeth, ecc. (Londra 1771-1778); On the venereal disease (Londra 1786); On the nature ofblood (Londra 1794).
Fra i chirurghi di questo periodo in Inghilterra, oltre a Hunter, si ricordano:

William Cheselden chirurgo caposcuola dell’ospedale londinese St.Thomas che si tramanda fosse capace di amputare un arto inferiore in dieci secondi e di estrarre un calcolo dalla vescica in meno di un minuto. Alexander Monro passato alla storia per l’importante tentativo di prevenzione dell’osteomielite dei monconi delle fratture esposte che cercava di ridurre e sottrarre subito all’aria.

Percival Pott (1713-1788) che lasciò il suo nome alla carie vertebrale da tubercolosi dei giovani e ad una varietà di frattura malleolare.
A questi chirurghi inglesi vanno aggiunti i nomi di Benjamin Bell (1749-1806) resosi famoso per la cura d’urgenza di fratture e lussazioni e per l’asportazione di neoplasie e di John Abernethy (1764-1831) chirurgo dell’ospedale londinese St Batholomew che divenne celebre per avere legato per primo l’arteria iliaca esterna a monte di un aneurisma della arteria femorale.