Nel Settecento, la patologia ebbe fondamentalmente due indirizzi: uno conservatore umorista, l’altro innovatore di stampo romantico-animistico.
Anche in questo secolo, la dottrina umorale continuò ad essere predominante e con essa si tentò di spiegare tutte le condizioni patologiche. Leggi tutto “La patologia del Settecento”
Mese: Maggio 2019
Giovanni Maria Lancisi e la Biblioteca Lancisana
Giovanni Maria Lancisi, medico all’ospedale di S. Spirito, archiatra pontificio di Giovan Francesco Albani, papa Clemente XI, lettore allo Studium Urbis Sapientiae, l’università di Roma, è una delle figure più complesse e interessanti della medicina italiana di primo Settecento. A 31 anni era già insegnante di Anatomia alla Sapienza e tre anni dopo archiatra pontificio, carica che occupò con tre papi. Leggi tutto “Giovanni Maria Lancisi e la Biblioteca Lancisana”
Samuel August Tissot

Nel 1761 Samuel August Tissot pubblica a Losanna il divulgatissimo “Avis au peuple sur sa santé”. Medico, nato a Grancy (Svizzera) il 20 marzo 1728, morto a Losanna il 15 giugno 1797. Studiò a Ginevra e a Montpellier, dove ebbe la laurea nel 1749. Fece un’efficace propaganda in favore dell’inoculazione per prevenire il vaiolo nel suo scritto L’inoculation justifiée (Losanna 1756). Fu uno dei medici più noti del suo tempo, geniale nelle sue innovazioni nel campo della terapia. La sua rinomanza fu dovuta in prima linea al suo libro Avis au peuple sur la santé (Losanna 1761), tradotto in tutte le lingue, e a un libro che sembrò ai suoi tempi straordinariamente audace, L’onanisme (Losanna 1760).
Tissot fu forse il primo scrittore il quale si rivolse con i suoi scritti d’igiene a un vasto pubblico. Molto letti furono anche i suoi libri De valetudine litteratorum (Losanna 1766) ed Essai sur les maladies de gens du monde (ivi 1770)
Tissot è il primo professore universitario a tenere lezioni di clinica medica presso l’Ospedale San Matteo di Pavia. Il suo successore, il renano Johann Peter Frank, elabora un nuovo piano di studi e un piano regolatore (1788) per una radicale riforma degli ospedali lombardi. Questa riforma segna la rinascita dell’Università di Pavia ed è caratterizzata da un nuovo modello di rapporto tra sanità e società, con l’apertura delle facoltà mediche anche a giovani provenienti dalla piccola borghesia, rompendo così una tradizione semi- millenaria.
Bichat e l’istologia
Francesco Bichat (1771-1802) professore di chirurgia a Parigi, appartiene alla storia della fisiologia e in parti tempo viene considerato il fondatore della moderna istologia. Raccogliendo il fondamentale positivo messaggio di Morgagni, continuò sulla via tracciata da questo grande maestro, spostando però la sua attenzione dagli organi ai tessuti. Egli creò un metodo di studio basato sull’anatomia, sulla fisiologia e sull’anatomia patologica, che gli permise di formulare concetti personali assai chiari sulla funzione dei tessuti sia in condizioni normali sia in quelle patologiche. Le opere scritte su questo argomento, data la sua brevissima vita (morì a 31 anni per tubercolosi) non furono molte ma furono di grande valore. Di esse ricordiamo il “Trattato delle membrane”, “Il trattato di anatomia generale applicato alla fisiologia” e l’”Anatomia generale”, che fu la sua opera fondamentale in quel posto le basi della funzione biologica dei tessuti. Continuatore della sua dottrina furono Schwann, creatore della teoria cellulare e Wirchow ideatore della patologia cellulare.
