L’Ostetricia nel Seicento

Nel 1600, mentre la chirurgia subiva in alcune nazioni una temporanea stasi, si ebbe in Francia un notevole risveglio dell’ostetricia soprattutto per merito di Francis Mauriceau, considerato dagli ostetrici di tutto il mondo il fondatore della moderna ostetricia.

Nato a Parigi nel 1637, morto nel 1709, fu prevosto del collegio dei chirurghi di S. Cosma a Parigi, si dedicò tutta la vita all’ostetricia e fu primo ostetrico dell’Hôtel-Dieu. Ebbe molta fama per la chiarezza dei suoi scritti, tra cui si ricordano: Les maladies des femmes grosses et accouchées (Parigi 1668); Aphorismes touchant la grossesse, l’accouchement, les maladies et les autres indispositions des femmes (ivi 1694); Observations sur la grossesse et l’accouchement des femmes et sur leurs maladies, et celles des enfants nouveaunés (ivi 1695).

La sua era una fama decisamente conquistata perché alla pratica della professione coniugava approfonditi studi sulle sulle malattie della donna e, soprattutto, sulle complicazioni più comuni al parto spontaneo. Mauriceau può essere considerato il primo chirurgo francese i cui scritti si fondano sulle reali esperienze al letto del malato e descrivono un gran numero di casi di patologia ostetrica. Ritiratosi a vita campestre, egli muore nel 1709 dopo aver pubblicato opere che avrebbero segnato la strada a grandi ostetrici quali Viardel, Portal, Deventer, Levret e Baudelocq

Infatti, l’ostetricia francese, vede la presenza di altri celebri figure, che con i loro scritti hanno contribuito ad arricchire la personalità di Mauriceau e i problemi ostetrici a cui andavano incontro a quell’epoca sia i la categoria medica che le donne, dal taglio cesareo all’uso del forcipe, da poco inventato.

A Parigi l’ostetricia, come detto, era in mano ai chirurghi di san Cosma in quanto non insegnamento universitario: quindi anche Mauriceau era un chirurgo barbiere, ma ciò non gli impedì, come al collega Parè, di diventare uno dei principali ostetrici della storia. Di carattere scontroso e di grande ambizione, era solito trattare con disprezzo i colleghi, in particolare prese di mira Philip Peu, con cui nacque una disputa che non mise un una luce favorevole Mauriceau.
La data ufficiale dell’invenzione del forcipe fu posta nel 1600, attribuito a Chamberlen (1560 – 1631) chirurgo francese costretto ad emigrare in Francia per motivi religiosi: non esisteva, sembra, prima di quella data, uno strumento atto ad estrarre il feto quando il parto non si poteva espletare normalmente. Chamberlen tenne segreta la scoperta che venne tramandata di padre in figlio per 125 anni: nel 1670 un certo Ugo Chamberlen, membro della famiglia, portò il forcipe a Parigi per farlo conoscere e in tale occasione incontrò Mauriceau.
La manovra detta “su testa posteriore” che viene praticata quando il bambino si presenta in posizione podalica consiste nell’introdurre un dito nella bocca del bambino per flettergli la testa e facilitarne così la liberazione è senza dubbio la scoperta più conosciuta di Mauriceau, che fece numerose altre scoperte, illustrate nelle sue opere.

 

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