La terapia medica nel 1600 rispecchiò quella dei secoli precedenti. Fatta eccezione per le droghe importante dal nuovo mondo, come il caffè, il cacao, la china, i medicinali rimasero gli stessi.
Fra le sostanze largamente usate figura l’antimonio, sotto forma di polvere da sciogliere in infusi di vino o conserve di rose, o di viole. La sua era una azione ermetico-purgativa, più o meno efficace a seconda delle dose che se troppo elevata risultava mortale. Una modalità particolare di somministrazione dell’antimonio consisteva nell’usare tazze speciali, fabbricate con l’antimonio stesso, chiamate calici chimici, dove veniva lasciata per alcuni giorni del vino in cui, per reazione, si formavano tartrati azione emetica e purgativa.
Tra le cure stravaganti adottate in questo periodo va ricordata anche la meloterapia o terapia misucale, mediante la quale si tentava la cura delle più svariate malattie.