I seguaci della iatromeccanica in Europa furono numerosi e si possono ricordare varie figure di rilievo anche in Francia, in Germania e in Inghilterra.
Tra gli studiosi francesi possiamo ricordare Pietro Chirac (1650-1732) che lasciò un legato per l’istituzione della iatromeccanica all’Università di Montpellier. Claude Perrault, uomo di profonda cultura, componente dell’Accademia Reale delle Scienze, pubblicò i suoi studi di fisiologia nei quattro volumi dei suoi Essais de Phisique (1680-1688); spaziò dalla medicina alla fisica, all’architettura: viene infatti ricordato per aver progettato la facciata est del Louvre. Dionigi Dodart (1643-1707) che si servì delle nozioni di meccanica per spiegare la produzione della voce.
In Germania Giovanni Bernoulli (1667-1748) e il figlio Daniele tentarono di spiegare alcuni fenomeni biologici, specialmente muscolari, tramite il calcolo differenziale.
In Inghilterra Giovanni Keill (1673-1719) si rese famoso per i suoi studi sul cuore, su tutta la meccanica della circolazione. Giorgio Cheyne (1671-1743) e Richard Mead (1673-1754) tentarono di conciliare in patologia le teorie iatromeccaniche con quelle iatrochimiche. Charles Perry, autore di un trattato in cui la medicina è ridotta ad una sorta di formulario matematico, per raggiungere la sicurezza di un calcolo.