Nella storia dell’anatomia microscopia sono due i nomi da citare: Robert Hooke (1635 – 1703) e Lorenzo Bellini (1643 – 1704).
Robert Hooke fu autore di un’opera intitolata “Micrographia” edita nel 1665 con ammirevoli illustrazioni, in cui descrisse fra i primi, la cellula e alcuni funghi microscopici.
Oltre alle meticolose osservazioni riportate e illustrate in Micrographia, “Micrographia” è rilevante anche per la sua prefazione, documento nel quale emerge la curiosità e capacità ideativa di Hooke, oltre che le intuizioni filosofiche e la rara capacità di guardare al futuro.Robert Hooke ebbe il merito di apportare significative migliorie ai microscopi, ma ricoprì ruoli importanti nel primo sviluppo della Royal Society of London. Come curatore di esperimenti della Società, divenne un pioniere dell’utilizzo del microscopio, inventore prolifico, astronomo, geologo, architetto e un efficace geometra della città di Londra dopo il grande incendio del 1666.
Lorenzo Bellini, fiorentino, studiò filosofia, matematica e medicina all’Università di Pisa, sotto l’influenza di Giovanni Alfonso Borelli, uno dei fondatori della iatromeccanica, dove veniva descritto come un “un brillante studente”. Bellini aveva solo 20 anni quando fu nominato professore di medicina teorica e cinque anni dopo, fu selezionato per occupare la cattedra di anatomia dell’ateneo.
Fu archiatra del papa Clemente XI e a soli 19 anni nel 1662, comunicò le sue ricerche sul rene, che culminarono con la scoperta dei tubuli e dei canali connettori e con una accuratissima descrizione della costituzione della sostanza corticale e midollare renale.
Per Borelli, Bellini e altri discepoli dello iatromeccanismo, “i corpi viventi sono macchine”: Bellini riteneva che una buona salute potesse dipendere dalla funzione ottimale della circolazione del sangue e che la malattia era una manifestazione di una circolazione inefficiente. Rifiutando l’antica patologia umorale, considerava il sangue come un fluido fisico con proprietà specifiche da interpretare secondo principi matematici e fisici. Egli inoltre ebbe modo di sottolineare l’importanza di analizzare la composizione chimica delle urine. Per primo, inoltre, individuò gli organi del gusto della lingua e fece interessanti osservazioni sulle strutture del muscolo cardiaco.
Scrisse di medicina in latino e in italiano, classica la sua Exercitatio anatomica de structura et usu renum (1662), ricca di pregevoli osservazioni istologiche.
Bibliografia The remarkable vision of Robert Hooke (1635-1703): first observer of the microbial world. Gest H, Perspect Biol Med. 2005 Spring;48(2):266-72. Clin. Cardiol. 20, 181-182 (1997). Profiles in Cardiology, Lorenzo Bellini W.BRUCEFYEM, .D.,M.A. Departmentof Cardiology, Marshfield Clinic, Marshfield, Wisconsin,USA