Malpighi e l’anatomia microscopica

https://wellcomecollection.org/works/fxk2syjd

Fra le scoperte più importanti del 1600 nel campo dell’anatomia e della fisiologia, vanno annoverate quelle dell’anatomia microscopica, rese possibili dall’invenzione del microscopio.
Le numerose strutture anatomiche chiamate con il nome di Malpighi per onorarlo fanno ben comprendere la portata innovativa del suo approccio.
Egli è unanimemente riconosciuto come “padre dell’anatomia microscopica”, avendo utilizzato il microscopio subito dopo la sua invenzione, per studiare, scoprire e descrivere accuratamente molte strutture biologiche, in particolare anatomiche.
Marcello Malpighi (1628 – 1694), nativo di Crevalcuore, al confine tra tra provincia di Modena e quella di Bologna, fu professore di anatomia nelle università di Bologna, Pisa e Messina.

Egli fu senza dubbio un genio nel comprendere come il microscopio avrebbe potuto agevolare la rivoluzione scientifica, ma le sue idee innovative provocarono una grande opposizione, unitamente al fatto che da “cardiocentrista” si opponeva all’epatocentrismo di Galeno.

Addottoratosi in medicina e filosofia a Bologna (1653), decisivo per la sua formazione scientifica fu il periodo trascorso a Pisa (1656-59) come lettore di medicina teorica; qui, sotto l’influenza di G. A. Borelli, si convertì alla “filosofia libera e democritea”.
Per i suoi meriti scientifici fu nominato socio della Royal Society di Londra e archiatra del Papa Innocenzo XII.

Centrale nella sua attività scientifica è l’utilizzo del microscopio, che egli padroneggiava con grande perizia tecnica, grazie al quale dimostrò per primo che i polmoni sono un agglomerato di alveoli membranosi

La prima scoperta fatta da Malpighi fu quella dei capillari sanguigni, che permise di completare la conoscenza della grande circolazione. Essa venne compiuta nel 1660, osservando il mesentere della rana. Collegata questa scoperta fu quella dei globuli rossi del sangue nel 1665, che fino ad allora era considerato solamente un liquido, privo di elementi “corpuscolati”, costituita da alimenti cotti e di spirito vitale. Nel 1661 egli scoprì anche la struttura polmonare, che paragonò ad un favo di api composto da tante vescichette (alveoli polmonari), in ognuna delle quali si apre un bronco, attraverso cui si immette l’aria. È chiaro che questa scoperta portò un mutamento sia per quanto riguarda il concetto della struttura polmonare, che si riteneva compatta, sia per quanto concerne la respirazione, poiché si dimostrava che il contatto fra aria e sangue non avveniva direttamente come allora si continuava a pensare. https://wellcomecollection.org/works/jsxvzzskNel 1666 studiando la struttura della milza, vi rinvenne tre elementi anatomici fondamentali: le cellule spleniche, le fibre muscolari e quei corpuscoli rotondi che da lui presero il nome di “corpuscoli del Malpighi”.
Così pure si deve e Malpighi la scoperta della struttura ghiandolare del fegato la descrizione della costituzione anatomica del rene, in cui mise in evidenza i glomeruli (che portano il suo nome) e le piramidi renali.

Nell’istologia della pelle segnalò quello strato che da lui prese il nome, e in quella della lingua scoprì le papille. Una scoperta di fondamentale valore per l’istologia animale e vegetale, attribuita da molti al Malpighi, fu quella della cellula, la base fondamentale di tutta la struttura anatomica. https://wellcomecollection.org/works/sefu2cts

Fornì contributi primari per l’affermazione di una visione iatromeccanica della vita in tutti i suoi aspetti, resi pubblici con la stampa di un paio di opere, De externo tactus organo anatomica observatio, Neapoli 1665, e Tetras anatomicarum epistolarum de lingua et cerebro, Bononiae 1665. Tra le altre opere si ricordano De formatione pulli in ovo e le De ovo incubato observationes e De spontanea generatione.

 

Bibliografia 
Marcello Malpighi: the father of microscopic anatomy.
Ital J Anat Embryol. 1995;100 Suppl 1:3-9.
DiDio LJ

http://www.treccani.it/enciclopedia/marcello-malpighi_(Dizionario-Biografico)/

Marcello Malpighi and the discovery of the pulmonary capillaries and alveoli.
West JB. Am J Physiol Lung Cell Mol Physiol. 2013 Mar 15; 304(6):L383-90. Epub 2013 Feb 1.

Lascia un commento