Il semprevivo

Il semprevivo è una pianta molto comune che veniva utilizzato come rimedio dalla “medicina popolare”: distribuito in modo uniforme in Italia e in Europa, la specie più nota è Sempervivum tectorum, che cresce su rocce, muri e tetti, e forma numerose rosette di foglie grasse, che persistono anche d’inverno.

La tradizione dice che nelle case medievali veniva fatto crescere sopra i tetti per proteggerle dai fulmini. Si tratta di una pianta perenne, molto fogliosa, così chiamata da Carlo Linneo.

Si tratta di una pianta perenne rustica estremamente nota, le cui proprietà medicinali sono oggi sconosciute. In passato, invece, era molto utilizzata per le sue caratteristiche legate alla sua forte resistenza: era usata dalle popolazioni montane per preparare cataplasmi per le medicazioni, per le punture di insetti, ustioni e ulcere cutanee. Non c’è un’epoca precisa per raccogliere le sue foglie e non occorre farle essiccare.

Una curiosità: Francesco II Sforza aveva fatto coniare una moneta d’argento dalla zecca di Milano con aveva impresse tre piante di semprevivo su tre monti, per sottolineare la restaurazione del dominio sforzesco sul Ducato di Milano.

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