Epoca post galenica: Antillo

Dopo Galeno, nei secoli successivi, fra i chirurghi romani emersero solamente Leonide di Alessandria e Antillo.

Il primo è noto per il grande uso che fece del cauterio: infatti con questo strumento cauterizzava le mammelle cancerose, il retto prolassato e apriva persino il torace negli empiemi.

Antillo, che visse nel III secolo d.C., fu uno dei maggiori chirurghi dell’antichità.

Si interessò del salasso e dette precise indicazioni sulle modalità per praticarlo. Indicò con precisione la tecnica per l’amputazione degli arti e ideò un metodo per l’operazione delle fistole anali simile a quello usato attualmente. Operò la cataratta con l’estrazione del cristallino.
Ma la sua fama maggiore è legata al trattamento degli aneurismi, di cui già distingueva i sacciformi e i fusiformi.

L’intervento da lui ideato per operarli consiste nello scoprire l’aneurisma, nel praticare due legature, una a monte e l’altra a valle dell’aneurisma, nell’incidere l’aneurisma fra le due legature e nello svuotarne il contenuto.

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