L’infiltrazione della civiltà greca gradualmente provocò un profondo sovvertimento nella società romana: due fazioni si opposero, una favorevole all’ellenismo, l’altra più rigida nei suoi confronti. Fu inevitabile il diffondersi della cultura greca, con la circolazione delle idee di filosofi, artisti e scienziati.
Furono numerosi anche i medici che invasero Roma, creandosi la fama di “mestieranti”, in quanto esercitavano pratiche illecite attirandosi il disprezzo dei Romani.
I medici greci diffusero a Roma l’esercizio della medicina sottraendolo al pater familias, attraverso attività chiamate “tabernae medicorum”. Qui si curavano i malati, praticando salassi, riducendo fratture, lussazioni e curando le ferite. Venivano confezionate e si vendevano i medicamenti e in alcune più grandi erano ricoverati i pazienti più gravi in una apposita zona. In questo case, secondo Plauto, vi erano apprendisti medici.
Dovette passare molto tempo prima che il loro livello professionale si qualificasse e venisse concessa anche a questi servi medici la cittadinanza romana, come espressione della massima considerazione.
Mese: Marzo 2017
Sesto Centenario della Chirurgia a Pavia
In occasione della ricorrenza del Sesto Centenario dell’Insegnamento della Chirurgia nell’Università di Pavia, il 3 novembre 1986, nell’Aula Scarpa dell’Università, il prof. Maconi fu chiamato a tenere la relazione dal Magnifico Rettore.
Durante la commemorazione per celebrare il Sesto Centenario della Chirurgia a Pavia, il prof. Maconi tracciò la storia, breve, dal suo inizio nel 1386 fino all’epoca di Antonio Scarpa, a cavallo tra il 1700 e il 1800.
Fino a metà del 1700, l’insegnamento teorico della chirurgia avveniva tramite le “letture” ordinarie e straodinarie, le “disputaiones” e le “ripetitiones”, come per le altre discipline.
L’operazione di Tansini nella storia del trattamento chirurgico del carcinoma mammario e della chirurgia riparatrice con lembi miocutanei
Iginio Tansini, nato a Lodi nel 1855 e laureatosi a Pavia nel 1878, si formò chirurgicamente presso la Scuola Pavese, dove ebbe come maestro Enrico Bottini (1835-1903).
Fu uno dei più celebri chirurghi italiani della sua epoca, rendendosi famoso per alcuni interventi di derivazione porto-cavale e per alcuni interventi sullo stomaco, nonchè per i suoi studi sul cancro.
In questa pubblicazione il prof. Giovanni Maconi, traccia la storia del più celebre tra i suoi interventi, la tecnica che porta il suo nome per coprire la breccia conseguente all’amputazione della mammella per carcinoma.
“Medicina romantica”
In questa pubblicazione di storia della medicina risalente al 1984 Giovanni Maconi traccia la biografia di Giovanni Rasori, una delle figure più rappresentative del panorama italiano dei primi decenni dell’Ottocento.
Oltre ad essere scienziato ideatore di una dottrina medica, Giovanni Rasori fu filosofo, poeta, giornalista e ardente patriota.
Fu esponente di quella che venne definita “medicina romantica”, che subirono in quel periodo numerose trasformazioni, adattate alla medicina moderna da Giacomo Tommasini. Le teorie “romantiche”, pur in mezzo a numerose critiche, resistettero a lungo e alcune di esse entrarono anche nei trattati di medicina. Per la loro artificiosità e mancanza di supporto sperimentale scomparvero, lasciando il posto alla patologia basata sul positivismo anatomico- clinico, microbiologico e fiosipatologico.
Qui la pubblicazione completa “Giovanni Rasori e la “Medicina Romantica”
“Ernie e laparoceli”
La pubblicazione realizzata in occasione del 93° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia ernie-e-laparoceli_maconi-1991