La scuola dogmatica

Le opere di Ippocrate furono oggetto di studio nei corsi di medicina fino alla metà del XIX secolo, ma immediatamente dopo la sua morte il suo pensiero si frammentò fra diverse scuole, che interpretarono la medicina secondo visioni differenti, sempre parziali e limitate.

La scuola dogmatica è stata la depositaria della tradizione medica ippocratica, proprio grazie ai figli del Maestro: Tessalo e Dracone, ma anche il genero Polibio, Diocle di Caristo, Pressagora di Coo. E alcuni studiosi collocano nella scuola dogmatica anche Platone e Aristotele.
Tessalo è considerato tra gli autori di alcune parti del Corpus Hippocraticum.

Diocle di Caristo, il principale rappresentante della Scuola Dogmatica del IV sec. a.C. ed è stato descritto da Plinio come il secondo Ippocrate, si occupò di anatomia: non si conosce molto della sua vita tranne che visse all’epoca di Prassagora di Cos e che lavorò ad Atene, dove conobbe Platone e dove scrisse il primo Trattato medico in dialetto attico. Probabile autore del libro “Il cuore” del Corpus, sostenne che da questo organo originano due sistemi vascolari, rappresentati dalla vena cava e da una arteria contenente sangue e aria. A lui si deve una descrizione delle ovaie e la vitalità del feto con il settimo mese di gravidanza. Diocle inoltre studiò la composizione del sangue, arrivando a dimostrare come i suoi costituenti derivano dalla trasformazione chimica degli alimenti ad opera del fegato. Fu considerato anche un esperto di dietetica, oltre a completare un vero e proprio manuale di erboristeria.
Un altro esponente della scuola dogmatica fu Pressagora di Coo, che rispetto a Ippocrate rivalutò l’importanza diagnostica del polso arterioso, descrivendone le caratteristiche in condizioni normali e di malattia.
Platone si occupò di medicina in alcuni trattati – nel Simeo e nel Simposio – riferendo però concetti di altri autori (Empedocle e Alcmeone), in particolare su concetti relativi a biologia, fisiologia e patologia. Da sottolineare, invece, la concezione platonica delle tre anime separate esistenti nell’uomo, da cui derivò la teoria delle forze vitali di Galeno.
Il declino della scuola dogmatica si ebbe con l’affermarsi della filosofia storica: dialettica, retorica e speculazione astratta si sostituirono all’osservazione obiettiva dei fenomeni, unico criterio di conoscenza secondo la concezione ippocratica. E con questo, la figura del medico si trasformò in quella del filosofo.

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